Stati Uniti – ferite e morti da arma da fuoco tra civili
Violenza armata – costo di 557 miliardi di dollari all’anno – in perdite di qualità della vita per famiglie coinvolte.
Record di morti per armi da fuoco e record vendita armi durante la pandemia Covid. Dal 2007 al 2020 è aumentato di quattro volte il costo per infortuni e morti da arma da fuoco.
12,62 miliardi di dollari sono pagati direttamente dai contribuenti ogni anno; per far fronte alle conseguenze delle sparatorie tra civili.
Anche le imprese pagano molto cara la perdita di dipendenti in feriti e morti.
Purtroppo questo argomento passa inosservato tra i media statunitensi.
30.000 dollari è la spesa del primo anno per il cittadino, che non ha assicurazione, solo nel primo anno dopo il ferimento da arma da fuoco.
Aumento disturbi mentali, dolore, uso droghe ecc… sono stati denunciati da chi ha subito ferite da arma da fuoco.
Le fonti dei dati di queste informazioni (ricerca del prof. Song dell’ Università di Harvard c/o Politica Sanitaria, Articolo di Bloomberg articolo 27 settembre 2022).
Purtroppo dei dati di ricerche psicologiche sull’origine di tanta violenza, sono quasi spariti ormai da tempo.
Anni fa si era parlato, dopo ricerche medico-psicologiche, di centinaia di omicidi visti in Tv dai bambini americani, lasciati soli davanti allo schermo anche nella più tenera età.
Indubbiamente, chi ha ben presente i film della metà degli anni 50/60, ricorda molte belle storie romantiche, forse un poco stucchevoli, ma sempre a buon fine che mettevano buon umore, facevano almeno sognare un modo migliore possibile.
A partire dagli ultimi anni del ‘900 a oggi, la violenza nel cinema e nei programmi televisivi è aumentata in modo esponenziale.
Per non parlare dei giochi al computer, dove uccidere crudelmente il nemico (e non solo) è prassi regolare.
Tutto questo non può non avere influito sulle menti dei cittadini di tutto il mondo.
Ovviamente, causa più morti dove l’acquisto delle armi è prassi comune per moltissimi cittadini.
Ma certamente ha influenza anche in Italia, dove gli omicidi “facili” non mancano; vedi femminicidi.
