Prima domanda; questi gasdotti sono gli unici che ci portano gas dalla Russia ?
Il gasdotto russo è stato messo fuori attività, nel giorno in cui la Polonia mette in funzione suo nuovo gasdotto dalla Norvegia; una coincidenza ?
Varsavia ci andrà a guadagnare come soldi e potere e la Germania dipenderà sempre più dalla Polonia e dall’Occidente per il gas.
Quindi la Germania non può più approvvigionarsi dalla Russia.
Le ultime notizie ci parlano di danni irreparabili. Come è irreparabile la possibilità di risolvere questa deflagrante guerra?
Per capire qualcosa, domandiamoci; “cui prodest ?” (chi ci guadagna ?).
La verità certa, per il cittadino come sempre in tutte le guerre, è diffcile da raggiungere.
I possibili colpevoli si accusano a vicenda, i media (TV e giornaloni) ci dicono quello che gli ordinano di dirci, ma loro stessi non possono conoscere la verità.
Premessi questi fatti:
- gli Stati Uniti stanno vendendo gas all’Europa a un prezzo di 6/7 volte maggiore rispetto a quanto lo vendeva la Russia lo scorso anno
- un gasdotto, in se, è anche un elemento di pace; aiuta dal punto di vista economico a trovare una situazione per il bene comune
- la distruzione di un gasdotto è anche un elemento che favorisce chi voglia incrinare ogni possibile soluzione di pace.
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I sismologi svedesi e danesi hanno segnalato forti picchi di attività sottomarina e i prezzi del gas aumentano. Ad Amsterdam il gas è aumentato del 10 per cento e tocca i 191,5 euro per megawatt/ora; dopo i consistenti aumenti dei gironi scorsi.
Dispersi 500 milioni di metri cubi di gas nell’aria.
Tutto questo; ” Cui prodest ?” (a chi è di vantaggio ?).
Per l’Europa e L’America è un sabotaggio russo; almeno per quello che dicono unanimemente giornali e TV ufficiali.
Da Mosca si suggerisce che un sabotaggio potrebbe ulteriormente allontanare la Germania dai rifornimenti russi e avvicinarla a fonti alternative diverse (anche a vantaggio degli USA).
Perdite distinte nei gasdotti sottomarini Nord Stream 1 e 2.
Per il governo di Kiev si tratta di una “operazione terroristica di sabotaggio pianificata dalla Russia contro l’Unione europea”.
Lo Stream 2 non ha mai funzionato, ma è stato pagato dalla Russia miliardi di dollari, lo stream 1 è da tempo a capacità ridotta; chi dice solo per riduzioni volute dalla Russia, chi per turbine aggiustate in Canada e mai consegnate in Russia causa le sanzioni, la verità è sempre più oscura (come in tutte le guerre).
Sismologi svedesi e danesi hanno segnalato due forti picchi di attività sottomarina.
In Russia, il corrispondente della televisione a Mosca, Marc Innaro, in collegamento con il canale 3 della nostra televisione di stato, ci riferisce la versione Russa di unità navali polacche e americane nella zona delle esplosioni; lo scopo sarebbe allontanare la Germania dal gas russo.
Dall’America si dice che potrebbero essere stati elementi interni russi che vogliono danneggiare il potere di Putin; in verità è quasi impossibile che elementi importanti come sottomarini possano sfuggire al controllo dello stesso Putin, in un’area dove i sottomarini russi non sono numerosi.
La Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha dichiarato che se le tre perdite rilevate nei gasdotti Nord Stream sono un'”azione di sabotaggio”, ci sarà “la risposta più forte possibile”.
Ovvero; la guerra sarà intensificata (ampliata) ?
Del problema ne parla anche Euronews:
https://it.euronews.com/2022/09/28/sabotaggio-nord-stream-la-risposta-della-commissione
Per chi non volesse rimanere in superficie nelle notizie, segnalo che sia Furio Colombo (notissimo giornalista che vive da tempo negli Stati Uniti), sia il prof. Alessandro Orsini (professore di strategie belliche ), sia il corrispondente a Mosca, Marc Innaro, parlano di un rischio nucleare molto più vicino, all’intera Europa, di quanto ci stiamo tutti noi occidentali rendendo conto.
Mentre anche l’ONU parla apertamente del grave rischio armi atomiche e i paesi europei, ma non l’Italia, temono questa probabilità fuori dall’Ucraina.
Intanto noi parliamo solo di bollette, di tasse, di elezioni, mentre tra poco i problemi, secondo gli esperti internazionali, saranno ben più gravi per l’Europa e l’Italia.
Dopo Natale arriveranno 300.000 soldati russi addestrati al confine ucraino; una situazione con pure l’inverno a vantaggio della Russia, che potrebbe richiedere altri militari/armi sul fronte ucraino; chi li fornirà ?
Anche l’Italia ?
E’ ora che si scenda ad un compromesso/accordo da entrambe le parti, prima che arrivi il peggio; per L’Europa.
La situazione; Zelensky pretende tutti i territori occupati dalla Russia, Putin dice che non parla con Zelensky; perché la guerra è gestita dagli Stati Uniti ed è con loro che vuole di parlare.
Il tema è complesso e non posso certo io che scrivo, semplice giornalista, suggerire una soluzione.
Capisco solo cosa dovremmo fare; cercare di informarci da diverse e opposte fonti, ragionare con la nostra testa e cercare di capire i fatti domandandoci sempre chi potrà guadagnare da questo evento e quanto ci stiamo perdendo.
La situazione mondiale è complessa, ma è anche chiaro che gli Stati Uniti hanno terrore del futuro “sorpasso” della Cina; come una volta temettero l’URSS comunista.
L’Europa unita è sempre stata una spina nel fianco per gli USA, che ne hanno sempre visto una concorrente commerciale.
Un’Europa povera e in guerra, necessita dell’aiuto statunitense. Meglio se in vista di una futura ricostruzione, dopo una disastrosa guerra; l‘aiuto americano in armi o in ricostruzione è un modo per rimpinguare le casse degli USA e appianare l’attuale situazione economica assai problematica; proprio come avvenne durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Allontanare l’Europa dalla Russia è una mossa importante; perché non si formi mai una coalizione economica forte, in grado di contrastate l’attuale potere degli Stati Uniti.
Inoltre un’Europa che sia in debito, debole o comunque più legata con gli USA, sarà utile per i futuri possibili scontri con la Cina per Taiwan.
