Churchill fu uomo che vedeva nel futuro, fece sempre buon uso delle sue esperienze anche militari.
Fin dai primi tempi in cui movimento nazista prese piede in Germania, Churchill identificò in Hitler un pericolo terribile.
Non perse mai l’occasione per ribadire questa sua posizione, arrivando persino a ipotizzare un’alleanza con l’Unione Sovietica di Stalin.
La sua voce restò inascoltata a lungo, sino almeno allo scoppio della seconda guerra mondiale. Quando, nel 1939, l’Inghilterra dichiarò guerra alla Germania, la posizione di Churchill viene rivalutata.
Il suo romanzo: Savrola, è una rappresentazione vivida dei meccanismi di potere e del difficile compromesso tra nobili ideali e realismo politico; di cui Churchill fu maestro.
Forse non sono in molti a sapere che Winston Churchill fu uomo politico per solo una parte della sua vita, ma l’attività che lo accompagnò sempre fu la scrittura; anche con grandissimi risultati economici (che non condivise, dando paghe bassissime con i suoi collaboratori di colore).
Il primo libro lo pubblicò a ventiquattro anni, nel 1898.
La letteratura fu per Churcill la fonte prima di guadagno per tutta la vita.
Anche Oscar Wilde avrebbe condiviso la sua scelta: “Chiedetemi di rinunciare a tutto, ma non al superfluo”.
Mentre era un giovane ufficiale negli Ussari, Winston aveva bisogno di entrate extra per mantenere il livello di vita dei colleghi figli di famiglie molto facoltose, decise così di proporsi come corrispondente di guerra al The Daily Graphic. Ebbe il lavoro e pure una pausa per seguire la guerra d’indipendenza cubana.
Anche in India, con un suo reggimento, e poi in Sudan continuò la sua attività di corrispondente.
Per il Mornig Post seguì la guerra boera in sud Africa.
Le sue cronache dal vivo furono anche raccolte in un volume che registrò un buon numero di vendite.
Quando intraprese la carriera politica continuò a pubblicare i suoi discorsi (compreso lo sbarco in Normandia); fu così che gli accademici svedesi decisero per il Premio Nobel.
Seguirono consistenti opere di storiografia e di autobiografia.
Nella narrativa seria non si cimentò mai, ma scrisse anche storie di avventure affini a quelle di Antony Hope.
Nelle sue storie, rispetto ai narratori popolari, poté sfoggiare un’esperienza e una cultura che lo rendevano attraente per molti.
L’edizione italiana del romanzo Savrola di Churchill, è edita da Gallucci per 244 pagine e 14,50 euro.
RIASSUNTO
La Laurania è sull’orlo della guerra civile.
Il dittatore non ha intenzione di concedere nulla al popolo che chiede riforme, libertà e giustizia.
Savrola, l’eroico capo dell’opposizione, aspetta solo il momento giusto per innescare la rivoluzione. Ma neppure lui riesce a sfuggire alle regole del potere...
“Savrola”, l’unico romanzo del Premio Nobel per la letteratura Winston Churchill, offre una rappresentazione vivida dei meccanismi di potere e del difficile compromesso tra nobili ideali e realismo politico.
Una lezione più che mai attuale.
Età di lettura: da 13 anni.
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Chi fu Winston Churchill ?
Uomo politico, storico e giornalista britannico.
Nasce da Lord Randolph Churchill appartenente all’alta aristocrazia britannica e da Jenny Jerome, figlia del proprietario del New York Times.
Trascorre l’infanzia in Irlanda, e conduce gli studi presso la celebre scuola di Harrow.
Nel 1893 è ammesso alla scuola militare di Sandhurst, nonostante la sua scarsa inclinazione allo studio.
Intrapresa la carriera militare, è nominato sottotenente nel IV battaglione ussari.
Parte come osservatore al seguito dell’esercito spagnolo incaricato di reprimere la rivolta di Cuba, successivamente partecipa a una missione come ufficiale e corrispondente di guerra del Morning Post nel Sudan.
Sempre come corrispondente di guerra va in Africa del Sud. Dopo essere evaso dalla prigionia dei Boeri e aver scritto, come corrispondente, sulle proprie avventure nel mondo, Churchill sfrutta la notorietà acquisita per candidarsi alle elezioni del 1900. Verrà eletto parlamentare per il Partito conservatore nel collegio di Oldham, cittadina dell’entroterra inglese.
Nel 1904 si avvicina ai liberali e due anni dopo viene eletto deputato liberale di Manchester.
In seguito gli verrà assegnato il posto di segretario di Stato presso il gabinetto di Campbell-Bannerman.
Nel 1908 è nominato ministro del Commercio nel governo liberale di Herbert Henry Asquith, nel 1910 diventa ministro dell’Interno e nel 1911 primo lord dell’Ammiragliato.
I problemi con la Marina militare durante la prima guerra mondiale e il suo appoggio alla disastrosa campagna di Gallipoli lo inducono a rassegnare le proprie dimissioni dall’Ammiragliato e a entrare a far parte del gabinetto di Lloyd George.
A seguito della caduta di questi, e dopo il collasso del Partito liberale nel 1922, Churchill rimane escluso dal Parlamento per tre anni.
Entrato nuovamente a farvi parte, è nominato cancelliere dello Scacchiere nel governo conservatore di Stanley Baldwin.
Negli anni della Grande Depressione tra il 1929-1939 a Churchill vengono preclusi incarichi di governo a causa delle sue posizioni.
Fin dai primi tempi in cui movimento nazista prende piede in Germania, Churchill identifica in Hitler un pericolo terribile.
Non perderà occasione per ribadire questa sua posizione, arrivando persino a ipotizzare un’alleanza con l’Unione Sovietica di Stalin – nonostante il suo proverbiale anticomunismo – pur di porre un freno alla minaccia nazista.
La sua voce resta inascoltata a lungo, fino almeno allo scoppio della seconda guerra mondiale. Quando, nel 1939, l’Inghilterra dichiara guerra alla Germania, la posizione di Churchill viene rivalutata e l’opinione pubblica si esprime a favore del suo ritorno all’Ammiragliato.
Churchill succede a Chamberlain come primo ministro nel 1940.
Nel 1941, l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti entrano in guerra.
Churchill e la Gran Bretagna forniscono un contributo importante per la sconfitta di Hitler; come pure l’ex Unione Sovietica; che ebbe di gran lunga il maggior numero di morti di tutta la guerra.
Dopo la conferenza di Yalta, del 1945, Churchill è conosciuto e gode di stima in tutto il mondo.
Tuttavia, a causa della sua scarsa attenzione alle riforme sociali necessarie nel dopoguerra, le elezioni del 1945 sanciscono un avvicendamento, decretando la vittoria del Partito laburista. Gli succederà, come primo ministro Richard Attlee.
Churchill torna alla sua prima passione, la scrittura, e racconta la guerra in un libro dal titolo “La seconda guerra mondiale”, grazie al quale verrà insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1953.
Nel 1951 viene nuovamente eletto primo ministro e nel 1953 è decorato cavaliere dell’ordine della Giarrettiera, diventando Sir.
L’età avanzata e i problemi di salute lo inducono a ritirarsi.
Winston Churchill muore a Londra il 24 gennaio 1965.
