VERDURE E FRUTTA SONO IL PRINCIPALE E PIU’ IMPORTANTE INGREDIENTE DELLA DIETA SALUTARE PER EVITARE MALATTIE E MANTENERSI GIOVANI
Verdura e frutta devono essere la componente maggiore della nostra dieta
NO A PASTA E PANE – SE RAFFINATI
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Non è importante seguire una dieta, quanto sapere e capire cosa ci fa veramente bene e cosa ci fa male; cosa ci mantiene più giovani e più sani.
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La famosa dieta a piramide, con alla base i cereali (pasta, riso pane ecc… da farina raffinata), che fece decollare la dieta mediterranea nel mondo, non era una cosa scientificamente seria !
Finalmente lo dicono anche gli studiosi; dopo accurate verifiche scientifiche durate parecchi anni.
Molte informazioni e precisazioni, di un famoso nutrizionista italiano che collabora con il San Raffaele di Milano, le trovate nel filmato più sotto; è il risultato di studi recentissimi, dopo l’anno 2000.
In breve, non è più consigliata la piramide nutrizionale con alla base i cereali, ma l’alimentazione ideale è rappresentata da un piatto rotondo diviso per settori più o meno grandi a seconda del quantitativo di cibo giornaliero di quell’alimento:
- la maggioranza del cibo deve essere costituita da verdura (le patatine fritte non contano come ortaggi, le patate solo se fredde non hanno carboidrati assimilabili e quindi sono ok; anche se il testo ufficiale nega ogni tipo di patata, comunque) e frutta
- seguono i cereali realmente integrali e i legumi; il meglio sarebbe mangiare il chicco integro (integrale) e non macinato; quindi grano integrale cotto, riso integrale ecc. .. meglio delle farine; che nella macinatura possono subire alterazioni e sottrazioni di parti preziose – il cereale intero come riso integrale, orzo integrale, grano integrale sono l’ideale (oggi insistono con farro, miglio e & , ma vengono da culture molto forzate perché di moda) – il cereale cotto può essere perfettamente conservato in frigorifero per cinque giorni; poi lo condirete a piacere, lo assocerete ad altri cibi, magari lo lasciate ben al dente, così anche scaldato sarà perfetto
- come proteine la tabella ne mette una dose quasi identica ai cereali, come proporzioni giornaliere, raccomandando più quelle bianche rispetto alla carne rossa – sono molto più raccomandate le proteine vegetali (pasta e fagioli, poi però dovete mangiare solo quel piatto come pasto; perché il piatto è già completo da solo), ma non spiegano che se non combinate con i legumi (appunto pasta e fagioli, riso e lenticchie ecc..), non si tratta di aminoacidi (proteine) completi
- condire con oli sani e crudi, quando è possibile, come l’extra vergine di oliva
- seguono i semi di noce, nocciolo, mandorlo ecc…
- latte e latticini 1 o 2 porzioni al giorno (non dimentichiamo che una delle popolazioni più longeve al mondo nel Caucaso, vive di latte e yogurt; dire che il latte non è per gli adulti è una delle mode del momento per vendere i latti alternativi; pieni di zuccheri e acqua)
- bere tanta acqua, anche in forma di tè e caffè o tisane (una tisana aiuta, ma non guarisce; perché il principio attivo è molto molto diluito)
- no alle bevande zuccherate di qualunque genere anche i succhi di frutta (che contengono antiossidanti e quindi fanno venire bruciori allo stomaco).
Altre preziose informazioni dal sito del piatto di Harward: https://www.hsph.harvard.edu/nutritionsource/healthy-eating-plate/translations/italian/
IL CHICCO
IL CHICCCO DI GRANO E’ RICCO di sostanze buone, ma se lo raffiniamo (farina bianca o farina con aggiunta a posteriori di crusca), togliamo tutte le qualità che ne fanno un cibo sano e digeribile.
Se non lo maciniamo a pietra, lo riscaldiamo e le proprietà buone comunque diminuiscono.
Il chicco di grano ha una struttura molto complessa e le sue parti germinali, i veri e propri “semi”, sono l’unica parte ricca di principi sani come le vitamine e i minerali.
Nota per chi vuole approfondire:
purtroppo la maggioranza delle farine e paste integrali economiche è fatta di farina raffinata, quindi bianca, con aggiunta di crusca; molto meno nutriente della farina fatta con il grano integro; ma dalla parte integrale l’industria farmaceutica ricava redditizi integratori.
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Qui sotto i consigli di un nutrizionista che collabora con la Fondazione Umberto Veronesi ( se avete fretta, saltate la presentazione)
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L’articolo è stato scritto dalla giornalista Grazia Seregni, iscritta all’ORDINE dei Giornalisti ed all’associazione di categoria UGIS (Unione Giornalisti Italiani Scientifici sino all’anno 2018); tra l’altro, l’autrice, ha presentato una delle sue tesi presso l’ Università Statale di Milano, 1974, sul tema “Alimentazione dello sportivo”; la tesi fu firmata dall’allora rettore prof. Rodolfo Margaria.
