Io che vi sto scrivendo, non ho mai vissuto in tempi di guerra, ma ho studiato che prima di preparare una guerra si deve diffondere l’odio verso il nemico; altrimenti il popolo non è disposto a combatte e morire.
Mai, nella storia dell’Italia repubblicana, un intellettuale era stato sottoposto a un attacco politico e mediatico così duro e prolungato !
Chi è abituato a non subire le censure, sa bene che prima o poi troverà tante strade sbarrate e pagherà di persona, per le proprie idee, anche nelle cosiddette democrazie.
Il successo di questo libro è il termometro dei problemi italiani ?
Quasi tutti i partiti – giornali e talkshow sostengono la tesi filo-armi e filo-Nato.
Allo stesso tempo i sondaggi ci dicono che gli italiani, nella maggioranza, non condividono queste opinioni, non sono guerrafondai; forse vogliono più soldi nella sanità, nelle scuole, nelle strade, dei depuratori, nelle energie alternative, piuttosto che nelle armi, più soldi per i pensionati e i disoccupati, che si troveranno aumenti che li porteranno vicini alla povertà.
La prova che quanto sopra corrisponda a verità, sta nel fatto che il libro del prof. Orsini, tanto attaccato da quasi tutti i media, risulta tra i primi libri più venduti in Italia; ed è uscito da pochi giorni, il 14 giugno.
Nella classifica di Amazon, il libro di Renzi è 105°, ma quello del prof. Orsini, il 17 giugno, era già sesto.
Il Corriere della Sera ha messo Orsini, foto compresa, tra gli accusati di putinismo, ma evidentemente l’opinione pubblica non condivide.
Non a caso, uno degli altri pochi libri sull’Ucraina entrati nelle classifiche è quello di NoamChomsky, Ponte alle Grazie, Perché l’Ucraina, che è l’espressione del pensiero critico dell’intelle\ttuale americano sul tema della Nato a Est.
E se davvero il pacifismo, la critica costruttiva e i negoziati seri fossero più degni di attenzione di quanto si dica ?
Anche Kissinger sostiene il negoziato e suggerisce di puntare alla pace; e non è certo né comunista, né Putiniano.
SE invece di parlare di pace e mandare missili che paghiamo noi cittadini, cercassimo veramente il dialogo ?
Ma come si può pensare o intavolare un dialogo se non si consce anche la cultura e i modi di pensare dell’avversario ?
Ecco il motivo che forse ha spinto tanti italiani a leggere Ucraina Critica della politica internazionale.
Ucraina Critica della politica internazionale
di Alessandro Orsini
Alessandro Orsini ha conquistato il centro del dibattito per le sue tesi dirompenti sulla guerra in Ucraina.
Mai, nella storia dell’Italia repubblicana, un intellettuale era stato sottoposto a un attacco politico e mediatico così duro e prolungato.
Questo volume risponde alle domande più importanti del momento.
La prima parte ricostruisce le tappe cruciali dello scontro tra Nato e Russia dal 1999 a oggi.
La seconda mette a nudo l’arretratezza culturale dell’Italia in materia di sicurezza internazionale e spiega la strategia americana del dissanguamento della Russia, introducendo il pensiero strategico di Mearsheimer.
La terza rivela il progetto politico-culturale di Orsini e il modo in cui lo persegue attraverso i media per contribuire alla lotta contro la colonizzazione del mondo della vita da parte del sistema.
La quarta analizza le strategie con cui i media dominanti distorcono l’informazione in favore delle politiche di guerra del blocco occidentale.
Il libro si chiude con la spiegazione del metodo della sociologia comprendente di Max Weber e presenta la relazione di Orsini sull’Ucraina, in Senato, del 4 dicembre 2018
Ucraina Critica della politica internazionale, Alessandro Orsini, PaperFIRST, 16 euro.
