La guerra che colpisce gli indifesi … e li trasforma in altri … si impara ad odiare il nemico … non più la vita quotidiana … non più vivere sopra la terra … ma vivere negli scantinati al buio … diventa importante solo sopravvivere … si entra in un altro genere umano … questo la guerra vuole … inghiottire gli uomini …farli testimoni del male e loro stessi desiderosi di uccidere il nemico … aggressivi e omicidi …
Solo la diplomazia può fermare questo mostruoso cambiamento dell’animo umano.
Siamo al “o con noi o contro di noi”
L’esercito di Vladimir Putin rischia di non lasciare nulla sul terreno.
Il pensiero di un noto giornalista stride con il pensiero più diffuso dalla nostra stampa che parla di una resistenza ucraina sempre più forte e dei russi che rallentano.
L’esercito russo è come una macina che trita uomini, lentamente, uno dopo l’altro. Ecco in breve il pensiero di un grande giornalista come Domenico Quirico, sulla guerra in Ucraina.
Quirico: “Possono mandare gli armamenti che vogliono ma fino al fiume Dnpro non c’è più nulla. Mezza Ucraina“.
“Ognuno racconta la sua verità. L’avanzata è lenta perché annientano tutto quello che c’è davanti, i russi si affidano al ‘dio della guerra’, l’artiglieria. I tempi sono lenti, ma i russi distruggono tutto. È la guerra d’attrito, logora lentamente … “.
L’ex cancelliera tedesca Angela Merkel, 67 anni, è tornata a parlare dell’invasione russa in Ucraina.
Angela Merkel, l’unica in Europa all’altezza di parlare alla pari con Putin (anche per la sua esperienza nella Germani dell’Est sotto il comunismo), ha precisato che con un personaggio come Putin è indispensabile, comunque, tenere sempre un canale aperto per essere in grado di evitare l’inizio, il proseguimento, l’inasprimento, l’ampiamento della guerra.
A proposito della sua condotta con Putin, quando lei era capo di stato:
“Non credo di dover dire che fosse sbagliato (usare la diplomazia nel 2014) e pertanto non mi scuserò. E non so cosa sarebbe accaduto se Putin nel 2014 semplicemente fosse andato avanti e nessuno se ne fosse interessato“, ha spiegato.
“Quello che naturalmente mi sono chiesta, che cosa forse non si è fatto per prevenire una simile tragedia? Perché ritengo questa situazione già una grande tragedia, poteva essere evitata?”
“Putin ha attaccato l’Ucraina anche se il Nord Stream2 non era ancora operativo. Non ha quindi aspettato, ma ha inseguito questo obiettivo geopolitico di impedire a un paese sulla sua soglia di optare per un altro modello che lui descrive come influenzato dall’Occidente – cosa che io vedo in modo completamente diverso – che lo ha portato a imporre un enorme sacrificio al suo stesso popolo”.
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Domenico Quirco
Domenico Quirico è un giornalista, veterano dei campi di guerra e reporter per il quotidiano torinese La Stampa, caposervizio esteri. Fu corrispondente da Parigi.
Ha trattato, tra l’altro, anche gli avvenimenti del 2010-2011 e noti come Primavera araba.
