Soia – olio di cocco – avocado – mango – papaia – banane … – nemici della foreste vergini – savane e della bio-diversità
Carne – uova – latticini provengono da animali alimentati con la soia; che quasi sempre è transegenica (=organismo geneticamente modificato) .
Ogni europeo consuma in media 60 chili di soia all’anno in modo indiretto; anche senza saperlo.
Quanta soia per il nostro cibo ?
Per un etto di petto di pollo servono 96 grammi di soia, ne servono 95 per un etto di salmone d’allevamento e 41,5 per un etto di carne di maiale.
Allarme dal WWF – la soia ha creato gravi problemi di biodiversità soprattutto nella foresta amazzonica; le foreste sono distrutte per far spazio alle coltivazioni di soia.
Ma l’uomo si rivela “campione” nel complicarsi la vita:
la guerra in Ucraina sta bloccando enormi quantitativi di grano e olio di girasole. Si parla di gravissime crisi alimentari nel mondo.
Anche da noi il costo degli alimentari e dell’energia sta salendo ogni giorno di più.
E’ un fatto che quella che si chiama parte del mondo sviluppata, consuma enormi quantità di energia e alimentari; molto più di quanto realmente necessiterebbe, se solo ci fossero dei piccoli risparmi quotidiani da parte di ogni cittadino; anche investendo nei cappotti per le case o in energia eolica o solare.
Altro risparmio importante sarebbe imparare a non mangiare più del necessario; l’obesità, assai diffusa anche tra i bambini italiani, porta costi enormi nella sanità e ruba cibo ai paesi che non ne hanno abbastanza.
Ma di tutto questo si parla poco e il cittadino si autoassolve dicendo; comincino prima gli altri, se non lo fanno gli altri perché devo farlo io ???
Sicuramente i vegani vorrebbero dare il loro contributo per non inquinare il pianeta.
Ma chi di loro sa quanta deforestazione sta dietro all’olio di cocco (pure ricco di grassi saturi come il burro) ?
Forse, il meglio è imparare a vivere con il cibo che viene prodotto a chilometro zero o quasi.
Quanto consumo di gasolio, lavoratori sottopagati e pesticidi vietati in Europa, sono frutto di organizzazioni che fingono di dare una garanzia (ma evadono facilmente le leggi locali; basta una mancetta), per produrre avocado, banane (che hanno distrutto interamente la barriera corallina atlantica del Costa Rica) mango, ananas, olio di cocco … ?
E che dire del costo energetico ?
Dal canto suo, la legislazione italiana ha pensato bene di mettere le solite barriere burocratiche per non favorire il risparmio energetico; che potrebbe svilupparsi convenientemente per tutti i cittadini, ma che non da soldi agli investitori di petrolio e gas e alle numerosissime compagnie di luce e gas private.
Il problema è più complesso di quanto potrebbe sembrare, non dimentichiamo che sulla terra tra poco saremo in otto miliardi di persone. Anche questo è un dato che comporta pesanti risvolti.
Ma ci sarebbe cibo ed energia per tutti, se ci accontentassimo di quanto è necessario, ma la nostra società dei consumi ci ha abituato ad un’abbondanza che non è più sostenibile.
Dobbiamo rivedere tante scelte superficiali e non necessarie, dovremmo essere tutti un poco più modesti, accontentarci di meno ?
Per ora, ci accontentiamo di mandare bombe inquinanti e mortali per “aiutare” la pace.
Perché invece della guerra non si sono fatte votazioni democratiche ? Con chi vuoi stare ? Da chi vuoi essere comandato ?
Non possiamo dimenticare che la Crimea ha scelto con regolari votazioni di stare con la Russia.
Se la guerra non finisce è perché non si vuole, non è che non si può.
E se l’Europa / l’Italia hanno solo da perdere, perché sono entrate nella guerra ?
La verità è sempre complessa, non esiste una ragione assoluta, per la pace si deve arrivare a un compromesso e smetterla di essere assolutamente convinti che il nemico sarà sicuramente sconfitto e noi ne trarremo vantaggio da questo.
Nessuno conosce il futuro e le certezze le avevano anche Napoleone o gli Italiani nella Prima e Seconda Guerra Mondiale: con Napoleone le perdite ammontarono a 400 000 tra morti e dispersi; con la Prima/Seconda Guerra Mondiale: vennero uccisi dai russi, rispettivamente, 25.000 soldati di etnia italiana dell’esercito dell’Impero austro-ungarico e poi, nella Seconda G.M., 640.000 soldati italiani furono costretti a raggiungere a piedi nella neve i campi prigionia, per non parlare dei morti.
Essere certi del futuro è già pretendere di essere come Dio; forse siamo troppo supponenti.
Forse dovremmo imparare ad affrontare i problemi nella loro complessità e non pensare sempre o è bianco o è nero; troppo facile e pericoloso.
Conclusione, io che scrivo non possiedo nessuna certezza, vi sottopongo solo i problemi di cui sono a conoscenza; perché ognuno possa affrontare i problemi senza ignorare le conseguenze delle sue scelte.
