Surrealismo e magia – La modernità incantata
Sino al 26 settembre 2022
Venezia – Guggenheim – la mia mostra preferita – l’arte vera è quella che quando la guardi è: up-to-date anche un secolo dopo.
Ho già parlato di questa mostra in un precedente articolo, che troverete più sotto.
Qui vorrei evidenziare un personaggio/artista poco conosciuta dal grande pubblico, ma che, a mio parere, merita attenzione perché ha tutte le caratteristiche dell’artista geniale.
Leonor Fini, chiamata la “Greta Garbo della pittura” (Buenos Aires, 30 agosto 1907 – Parigi, 18 gennaio 1996) fu: pittrice, scenografa, costumista, scrittrice, illustratrice e disegnatrice. Per la verità, più che la Garbo, la Fini ci ricorda il clima culturale della Trieste del Novecento; dove lei visse nella casa materna, in compagnia di un gatto, che poi divenne un leitmotiv nella sua arte. A Trieste Leonor Fini incontrò il colto milieu internazionale e d’avanguardia che frequentava la città; poi tutti divenuti famosi a livello internazionale. Tra i tanti: il futuro gallerista Leo Castelli, il famoso critico, estetologo e artista Gillo Dorfles, Bobi Bazlen, il portatore della letteratura dall’Est Europa all’ Italia, e il pittore Arturo Nathan, lo scrittore drammaturgo Italo Svevo e Umberto Saba; poeta e scrittore.
A Parigi, De Pisis presentò Leonor Fini a Dior, allora ancora gallerista, poi la Fini incontrò Elsa Schiapparelli e nacque il profumo Shocking.
Erano tempi di grande fervore culturale, le idee nuove non mancavano, come pure i veri artisti.
Leonor Fini divenne: scenografa e scrittrice di strane fiabe “per bambini pelosi” e come pittrice immortalò anche la bella società come: Alida Valli, Anna Magnani, Elsa Morante ecc…
La vita privata di Leonor è un turbinio di libertà e dissacrazione. Rimane eterna e inscalfibile la sua arte graffiante.
