LA SOLITUDINE E’ UN FATTORE DI RISCHIO PER LA DEMENZA SENILE E MOLTO ALTRO …
La solitudine – esasperata per molti durante il lockdown – ha peggiorato la situazione dei anziani soli italiani.
Solitudine e isolamento fanno malissimo alla popolazione più anziana:
- deficit cognitivi
- perdita della memoria, accelerata
- malattie cardiovascolari
- obesità
- disagio psicologico
- scarsa autostima
- stress
- disturbi del sonno.
Le RSA che si sono rilevate inefficienti per la maggioranza dei casi anche causa mancanza personale e personale qualificato – ma lo aveva già fatto notare uno studio Università Bocconi – vedi l’articolo qui sotto sulla situazione delle RSA e degli aiuti medici ai più anziani in Italia:
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Stefano Cappa, neurologo dell’Istituto Universitario Studi Superiori di Pavia e facente parte della Società di Neurologia Italiana, sostiene che:
- la solitudine ha effetti molto negativi su tanti aspetti dell’organismo.
Per esempio:
- funzioni cognitive
- sistema immunitario
- comparto cardiovascolare.
LE PERICOLOSE ABITUDINI DI VITA CHE ACCOMPAGNANO LA SOLITUDINE
- si magia di più e male o non si mangia a sufficienza
- magari si fuma tanto.
COSA PROTEGGE DALLA SOLITUDINE
- una buona posizione economica; è più facile associarsi ai club, iscriversi a corsi interessanti, fare viaggi, assistere a spettacoli ecc…
- una famiglia affettuosa o amici affidabili
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SOLO A POCHI LA SOLITUDINE NON FA MALE – MA ALLA MAGGIORANZA SI
Molti scelgono di vivere in solitudine, per diversi motivi.
Ma non tutti coloro che hanno poche relazioni sociali ne soffrono; molto dipende dal carattere della persona.
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COPERTINA ” Occhio – guardate cosa sta succedendovi intorno – aprite gli occhi ” – 2011- tecnica carborundum e china particolare – di Grazia Seregni Copyright© All rights reserved – Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.
