Una pillola per diventare più … buoni … o aggressivi …o intelligenti …o tranquilli …o riflessivi ecc… ?
QUALE FUTURO CI ASPETTA ?
Bio-potenziamento morale …
Il filosofo, esperto in bioetica, Matteo Galletti ci informa che, come ritengono i teorici del bio-potenziamento, siamo di fronte ad uno sviluppo tecnologico e degrado ambientale tanto rapidi, da farci pensare che la moralità collettiva, con i suoi metodi tradizionali, abbia bisogno di una spinta “farmacologica” per adeguarsi alla rapidità di tale sviluppo.
Anche se potremmo non concordare con quanto sopra, di fatto, oggi, nei laboratori di neuroscienze e nei dipartimenti di filosofia si aggira la possibilità di un bio-potenziamento morale.
Cos’è il bio-potenziamento morale ?
Si tratta di un intervento che ha lo scopo di “migliorare” il nostro comportamento morale utilizzando le bio-tecnologie (= farmaci).
Il dibattito su questo argomento è ben conosciuto tra gli scienziati del settore ed è nato nel Hueiro Centre for Practical Ethics dell’Università di Oxford.
Alcuni esempi delle ultime scoperte:
- il propranololo, usato oggi per l’ipertensione, potrebbe ridurre la tendenza ai pregiudizi razziali
- stimolando elettronicamente certe aree cerebrali si può aumentare l’altruismo (ed io che scrivo ricordo quanto molti uomini e donne soffrirono atrocemente per i devastanti effetti dell’elettroshock di vecchia data; anche se gli scienziati dicono che il suo uso moderno è imparagonabile).
Psicostimolanti ai bambini – già oggi – con il medicinale ” Ritalin “
Già oggi si danno ai bambini più agitati ( lo chiamano ” deficit di attenzione “) farmaci per “tenerli tranquilli”. Il medicinale si chiama Ritalin ed è ufficialmente riconosciuto come cura adatta al deficit di attenzione ( Adhd ).
Di fatto non è errato sostenere che con la somministrazione di Ritalin ai bambini diamo ad individui sani uno psicostimolante che agisce sulle facoltà riflessive e quindi “modifica” il comportamento del cervello del bambino.
Negli USA si è molto dibattuto sul Ritalin ai bambini; molti hanno sostenuto che anche i bimbi più intelligenti, che si annoiano nella scuola normale, hanno subito questo trattamento; perché molti docenti preferiscono accusare un bimbo di ” deficit di attenzione ” e ottenere, con un farmaco, la tranquillità in classe, piuttosto di approfondire il perché il bimbo non riesca a prolungare normalmente la sua attenzione.
L’editore italiano Fandango ha portato in Italia l’argomento con una nuova collana scientifica Icaro e il titolo del libro è La pillola per diventare buoni (ma potrebbe essere anche quella per diventare più cattivi, più resistenti alla violenza ecc…).
La pillola per diventare buoni
di Matteo Galletti
Con un approccio cauto ma non totalmente chiuso al bio-potenziamento morale, in una fase costellata più da dubbi che certezze, La pillola per diventare buoni ci guida nella comprensione degli sviluppi biotecnologici che possono manifestarsi nel futuro prossimo e inizia a ragionare sulle possibili reazioni a tali sviluppi.
Da sempre gli esseri umani hanno utilizzato diversi metodi per diventare moralmente più buoni, più giusti e più altruisti, come hanno insegnato Socrate, Gesù e Gandhi: l’educazione, l’insegnamento, l’autodisciplina, le letture edificanti, la conoscenza.
Metodi talvolta efficaci, talvolta insufficienti, soprattutto in un contesto globale in cui la stessa specie umana è minacciata di essere spazzata via da disastri ambientali, pandemie, uso di armi di distruzione di massa.
Secondo alcuni autori, questa tremenda prospettiva può essere evitata solo introducendo mezzi più efficaci per migliorare moralmente gli individui.
In futuro, la genetica, le neuroscienze e la farmacologia potrebbero consentirci di intervenire sulla natura biologica degli esseri umani, potenziandone le disposizioni morali, perché agiscano con maggiore generosità, compassione, altruismo, empatia (ma si dovrebbe anche dire dei rischi che qualche pazzo, che c’è sempre stato tra gli umani, potrebbe sviluppare solo caratteristiche dannose all’essere umano come: maggiore violenza, insensibilità al dolore ecc…).
Il progetto del bio-potenziamento morale solleva, molteplici interrogativi.
Per non parlare dell’eventuale minaccia alla libertà di scelta degli individui che verrebbero; quindi, costretti (dai farmaci !!!) a comportarsi in modo cosiddetto “giusto” e “buono” o “sbagliato” e “cattivo”?
La pillola per diventare buoni, Matteo Galletti, Fandango, pp. 120, 12 euro.
Altro sull’argomento al link:
20 maggio 2019
Cervello senza limiti ? Prima inchiesta italiana su farmaci – integratori – potenziamento cognitivo
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COPERTINA: ” Futuro umano ? “ 2019 disegno su carta – di Grazia Seregni Copyright© All rights reserved – Qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta è vietata. Legge 633 del 22 Aprile 1941 e successive modifiche.
