La speranza di me che scrivo è che si arrivi il prima possibile ad un trattato di pace per l’ Ucraina .
Ho letto questo libro per riflettere sul presente e su come l’animo umano sia influenzabile e facile all’odio verso il vicino/diverso; è così che si portano i popoli a morire in guerra.
Un esempio per tutti l’odio razziale verso gli ebrei; abilmente fomentato prima della Seconda Guerra Mondiale.
Prima che scoppiasse la Seconda Guerra Mondiale – qualcuno come lo scrittore Graham Greene – ne aveva compreso i pericoli e lo aveva riportato in un libro.
E’ facoltà di pochi capire come stiano realmente andando le cose; la maggioranza preferisce far finta che tutto vada bene.
Nella presentazione del libro, Il treno per Istambul, si fa notare al lettore come lo scrittore avesse avuto l’intuito di inserire nella storia tutte le avvisaglie che qualcosa di brutto stava invadendo l’animo umano.
Il treno per Istambul
di Graham Greene
Questo romanzo è molto di più di un giallo raffinatissimo: è una fotografia dell’Europa tra le due guerre con le sue contraddizioni e drammi e dove aleggia il presentimento di quello che sarebbe accaduto di lì a poco.
È anche un romanzo moderno per i tanti temi trattati, la razza, la povertà, la frustrazione sessuale, il fallimento politico.
Un viaggio sull’Orient Express da Ostenda a Istanbul dove si intrecciano vite e destini di un gruppo di passeggeri, esistenze tragiche che corrono sui binari attraverso l’Europa tra le due guerre mondiali.
«Greene distingueva nella sua opera tra romanzi e divertimenti, ed era bravo in entrambi, ma nei “divertimenti”, magnifici romanzi d’amore a sfondo politico, fu uno scrittore unico, il più grande narratore delle vicende politiche del Novecento» – Goffredo Fofi, Internazionale
Una ballerina, un medico, un uomo d’affari, una giornalista, un ladro; da uno scompartimento all’altro si intravedono i segreti che ciascuno di loro nasconde in un giallo ad altissima tensione.
Ognuno è salito sul treno per un motivo diverso, la giovane Coral è diretta a Costantinopoli per un nuovo lavoro, ma ha un malore e il medico le prescrive assoluto riposo, solo che la donna non ha neanche una cuccetta, così è il ricco Carleton Myatt a cederle il suo posto.
Correndo attraverso l’Europa il treno giunge a Colonia, dove salgono due nuovi viaggiatori, poi il convoglio si ferma in Jugoslavia, una sosta per qualcuno dalle conseguenze fatali.
Il treno per Istanbul appartiene a quelli che Greene chiamava «divertimenti».
Pubblicato nel 1932, fu il primo vero successo per lo scrittore britannico, quello che gli dette fama e notorietà; ma il romanzo è molto di più di un giallo raffinatissimo: è una fotografia dell’Europa tra le due guerre con le sue contraddizioni e drammi e dove aleggia il presentimento di quello che sarebbe accaduto di lì a poco.
È anche un romanzo moderno per i tanti temi trattati, la razza, la povertà, la frustrazione sessuale, il fallimento politico.
A dominare su tutto l’Orient Express (così doveva intitolarsi il romanzo), un treno che è diventato mito grazie a scrittori come Agatha Christie e Ian Fleming e che ha avuto nel cinema la sua consacrazione definitiva.
