Dall’Istituto Pasteur e pubblicata su Nature: virus simili al Covid, SARS-CoV-2, circolano nella penisola indocinese …
Una ricerca della New York University aggiunge nuove evidenze alla capacità della sottovariante Ba.2 della variante Omicron di sfuggire alla capacità neutralizzante di tutti gli anticorpi monoclonali attualmente autorizzati, compreso il sotrovimab …
Ultimi aggiornamenti:
Una ricerca realizzata dall’Istituto Pasteur e pubblicata su Nature conferma che virus assai simili al SARS-CoV-2, in grado di infettare le cellule umane e quindi potenzialmente in grado di innescare zoonosi, circolano ampiamente tra i pipistrelli che vivono nelle caverne carsiche della penisola indocinese (pagg. 8-9)
Da una ricerca della Goethe University di Francoforte emerge una possibile spiegazione della minore gravità delle infezioni da variante Omicron, che potrebbe risiedere nel fatto che essa appare meno efficiente rispetto per esempio alla Delta nel neutralizzare la risposta del sistema immunitario innato, ed in particolare la produzione di interferon. E poiché la produzione di interferon da parte delle cellule dei polmoni è più pronunciata rispetto a quella che avviene nelle vie aeree superiori, ciò potrebbe spiegare la difficoltà di Omicron nell’attaccare le cellule degli organi più profondi (pag. 12)
Una analisi sulle infezioni da variante Delta e variante Omicron in Canada ha evidenziato che, nel complesso, all’infezione da Omicron è associata una riduzione del rischio di ospedalizzazione del 59% rispetto a Delta, e dell’81% per quanto riguarda l’ammissione in terapia intensiva o il decesso (pag. 13)
Una ricerca realizzata in Cina su circa 200 persone che avevano avuto l’infezione da coronavirus, e senza una storia di successive reinfezioni o vaccinazione, ha dimostrato che anche a distanza di sedici mesi dall’infezione nel plasma sono ancora presenti anticorpi con capacità neutralizzante nei confronti del virus (pag. 38)
Un gruppo multinazionale di 44 specialisti perinatali di 12 nazioni diverse ha effettuato una analisi clinico-patologica di 64 nati morti e di 4 decessi neonatali da madri con una diagnosi confermata di Covid-19 e con il virus presente nei tessuti della placenta. Tutte le placente presentavano evidenti segni di alterazioni dovute all’infiammazione della placenta, con gravi alterazioni distruttive del tessuto placentare in oltre il 75% dei casi. La maggior parte delle autopsie sui feti non ha riscontrato alterazioni, ma ha evidenziato ipossia o asfissia, dovute all’alterazione degli scambi gassosi attraverso la parete placentare (pag. 43)
Un esperimento condotto dall’Istituto Superiore di Sanità ha investigato con successo, per il momento soltanto su un modello animale (topi), un potenziale pan-coronavirus che utilizza come bersaglio la proteina N del virus, che al contrario di quella S è poco soggetta a mutazioni, e che viene veicolata nell’organismo degli animali caricando con la proteina del virus alcune vescicole lipidiche extracellulari che le cellule producono naturalmente. Il risultato è stata una robusta risposta immunitaria delle cellule T CD8+, in grado di proteggere i polmoni degli animali dall’aggressione del virus (pag. 55)
Il Canada ha approvato l’utilizzo del vaccino Novavax a proteine ricombinanti (pag. 56)
Il ciclo vaccinale su tre dosi appare necessario per contrastare efficacemente la variante Omicron: è quanto emerge da una ricerca realizzata negli USA, che ha misurato la capacità neutralizzante contro la variante Omicron indotta da due o tre dosi del vaccino Pfizer/BioNTech nei confronti del ceppo originario e della variante Omicron (pagg. 62-63)
L’Istituto Superiore di Sanità ha stimato l’efficacia vaccinale contro l’infezione, calcolata a partire dal 1 novembre 2021, del 63,3% per chi ha completato il ciclo da meno di tre mesi, del 51,9% per chi lo ha completato da tre a quattro mesi, del 42,4% per chi lo ha completato da oltre quattro mesi, e del 64,3% per chi ha effettuato il richiamo.
La protezione contro la malattia severa rimane invece robusta in tutti i casi: dall’82,9% per chi ha completato il ciclo vaccinale da oltre quattro mesi al 93,4% per chi ha effettuato la dose di richiamo (pag. 64)
Tra il 24 dicembre 2021 e il 23 gennaio 2022 vi sono stati nel complesso 3.357 decessi tra i 6 milioni di non vaccinati, pari a 556 decessi per milione, contro 4.952 decessi tra i circa 46,3 milioni di completamente vaccinati, pari a 107 decessi per milione. Tra gli over 60 i decessi per milione di abitanti sono stati 2.481 tra i non vaccinati contro 287 tra i completamente vaccinati (pag. 64)
Due ricerche realizzate in Israele e nel Regno Unito confermano che in coloro che hanno avuto una precedente infezione la vaccinazione conferisce una robusta protezione contro le reinfezioni, molto maggiore e più duratura della protezione assicurata dalla sola precedente infezione (pag. 72)
Una ricerca della New York University aggiunge nuove evidenze alla capacità della sottovariante Ba.2 della variante Omicron di sfuggire alla capacità neutralizzante di tutti gli anticorpi monoclonali attualmente autorizzati, compreso il sotrovimab (pag. 97)
L’AIFA ha istituito un registro per il monitoraggio dell’utilizzo di Evusheld, il cocktail di anticorpi monoclonali prodotto da AstraZeneca, ed ha definito le indicazioni per il suo utilizzo: profilassi pre-esposizione dell’infezione da SARS-CoV-2 in soggetti adulti ed adolescenti di età pari o superiore a 12 anni e con peso corporeo di almeno 40kg, senza una precedente infezione, e con una grave compromissione del sistema immunitario (pag. 98)
Una ricerca dell’OMS ha analizzato circa un centinaio di studi di sieroprevalenza effettuati in Africa, giungendo alla conclusione che la quantità di persone effettivamente infettate dal virus potrebbe essere circa cento volte maggiore rispetto ai dati ufficiali (pag.
Sono in miglioramento per la quarta settimana consecutiva gli indicatori epidemiologici rilevati dalla cabina di regia Ministero della Salute ISS. Nella settimana 11 – 17 febbraio l’incidenza dei casi settimanali per 100.000 abitanti è scesa da 962 a 672, e il numero di riproduzione Rt è sceso da 0,89 a 0,77. In calo dal 26,5% al 22,2% la percentuale di posti occupati in area medica, e dal 13,4% al 10,4% la percentuale di letti occupati in terapia intensiva (pagg. 108-110)
Abruzzo, Marche, Piemonte e Valle d’Aosta passano dalla zona arancione alla zona gialla. Il Friuli-Venezia Giulia rimane l’unica regione in fascia arancione (pag. 114)
Il Parlamento ha convertito in legge il decreto del 24 dicembre che prorogava al 31 marzo la scadenza dello stato di emergenza e introduceva alcune misure di contrasto all’epidemia. Tra le novità della legge di conversione, la possibilità di accedere ai reparti di degenza degli ospedali con green pass rafforzato e tampone o con green pass da richiamo (pag. 115)
Il Consiglio dell’Unione Europea ha emanato una raccomandazione agli stati membri di revocare le restrizioni ai viaggi non essenziali alle persone che hanno completato da non più di nove mesi il ciclo vaccinale con un vaccino approvato dall’EMA o dall’OMS, o che hanno avuto l’infezione da meno di sei mesi (pag. 117)
La bibliografia scientifica è disponibile all’indirizzo https://bit.ly/3GdCuZh
