Ultimi aggiornamenti:
Il virus ha accumulato più di venti mutazioni aggiuntive nella medesima persona …
Uno studio realizzato in Sudafrica documenta il caso di una donna di 22 anni con infezione da HIV avanzata e non controllata, che è rimasta infettata in modo persistente con la variante Beta per 9 mesi, durante i quali il virus ha accumulato più di venti mutazioni aggiuntive: una ulteriore evidenza circa il fatto che varianti possano originarsi in pazienti immunodepressi con infezioni di lunga durata; non a caso in Sudafrica, dove sono state documentate per prime le varianti Beta e Omicron, vi è una elevata incidenza di persone positive all’HIV (pag. 13)
Per le persone obese il rischio di mortalità per Covid-19 varia …
Una indagine condotta dall’Università di Leicester su 12,6 milioni di cartelle cliniche ha evidenziato che, contrariamente a quanto avviene per le persone normopeso, per le persone obese il rischio di mortalità per Covid-19 varia sensibilmente a seconda del gruppo etnico: con un Indice di massa corporea di 40, indicatore di obesità, il rischio di mortalità tra i neri è maggiore del 74% rispetto ai bianchi, e addirittura maggiore del 205% tra gli asiatici (pag. 41)
Tempo di incubazione dell’infezione è molto più breve di quanto si pensasse per non vaccinati – in media 42 ore …
A seguito di un esperimento di “human challenge” tra trenta volontari non vaccinati ai quali è stata somministrata per via nasale una bassa dose del virus, si è sviluppata l’infezione nel 60%, e si è notato che il tempo di incubazione dell’infezione è molto più breve di quanto si pensasse: in media 42 ore (pag. 21)
Soprattutto Omicron ha una capacità di sopravvivenza sulle superfici in plastica e sulla pelle più che doppia rispetto al ceppo originario …anche per 16 ore
Le varianti Alfa, Beta, Delta e soprattutto Omicron hanno una capacità di sopravvivenza sulle superfici in plastica e sulla pelle più che doppia rispetto al ceppo originario, e sulla pelle mantengono capacità infettante anche per sedici ore: sono i risultati di una ricerca condotta dall’Università di Kyoto (pag. 23)
Criceti che trasmettono il virus all’uomo …
Una indagine genetica ed epidemiologica condotta a Hong Kong ha permesso di appurare che i criceti aurei (mesocricetus auratus) sono suscettibili di zoonosi inversa , ovvero di essere contagiati da un umano, e sono successivamente in grado di ritrasmettere all’uomo il virus (pag. 28)
Rientrate velocemente le lesioni cardiache dei bimbi
Da una indagine condotta presso l’ospedale pediatrico di Philadelphia è emerso che le lesioni cardiache che possono verificarsi nei bambini che a seguito di una infezione da SARS-CoV-2 soffrono di MIS-C (Sindrome Infiammatoria Multisistemica) sono velocemente rientrate entro la prima settimana, seguite da miglioramento continuo e completa normalizzazione entro tre mesi (pag. 31)
L’ECDC ha aggiornato le proprie linee-guida sull’utilizzo delle mascherine all’aperto, al chiuso, nelle abitazioni e nelle strutture di assistenza (pag. 34)
Il Ministero della salute ha ridotto da sette a cinque giorni la quarantena per i contatti stretti non vaccinati, allineandola alla durata di chi ha completato il ciclo primario da oltre quattro mesi.
Per chi ha fatto il richiamo, ha completato il ciclo primario da meno di quattro mesi o ha avuto l’infezione dopo il completamento del ciclo primario la quarantena è sostituita dall’autosorveglianza (pag. 35)
Cambiano le regole per la didattica a distanza nella scuola italiana, che durerà cinque giorni e scatterà a partire dal quinto caso di positività nelle scuole dell’infanzia e nelle elementari, e a partire dal secondo caso nelle scuole medie e superiori; la didattica in presenza proseguirà in ogni caso per gli alunni che hanno ricevuto il richiamo vaccinale oppure hanno fatto la seconda dose o sono guariti da meno di 120 giorni, oppure hanno un certificato di esenzione (pag. 35)
Cellule adipose e forme gravi …
Gli emboli grassosi, residui delle cellule adipose viscerali morte che passano nel sangue, potrebbero avere un ruolo fondamentale nel determinare forme gravi di Covid-19: è quanto emerge da una ricerca coordinata dall’Università Politecnica delle Marche, che ha riscontrato nelle persone decedute per Covid-19 una maggiore frequenza di questi emboli, che attraverso la circolazione sanguigna arrivano ai polmoni, dove formano membrane che si dispongono sulla superficie degli alveoli ostacolando lo scambio gassoso tra aria e sangue (pag. 41)
Superato il Covid rimangono i rischi più elevati di incidenti cardiovascolari
Le persone che hanno superato il Covid-19, anche in forma non acuta, presentano un rischio più elevato di incidenti cardiovascolari come aritmie, miocarditi e pericarditi, infarti e disordini trombo-embolici: è quanto emerge su un grande studio condotto negli USA su oltre 150.000 sopravvissuti al Covid-19 (pagg. 42-43)
I ricercatori dell’Università Humanitas di Milano hanno individuato due molecole del sistema immunitario innato che si legano rispettivamente al nucleo ed alla proteina spike del virus, molto prima che l’organismo inizi a produrre anticorpi specifici contro il virus, e che possono quindi svolgere un ruolo importante nella resistenza al Covid-19 o, viceversa, nella sua patogenesi (pag. 45)
All’8 gennaio 2022, in piena fase di prevalenza della variante Omicron, i ricercatori del dipartimento di salute pubblica della contea di Los Angeles hanno calcolato che i tassi di contagio e di ospedalizzazione tra le persone non vaccinate erano rispettivamente maggiori di 3,6 e di 23 volte rispetto a quelli delle persone che avevano ricevuto il richiamo, e di 2 e 5,3 volte rispetto alle persone completamente vaccinate ma senza richiamo (pag. 60)
L’Istituto Superiore di Sanità ha stimato l’efficacia vaccinale contro l’infezione, calcolata a partire dall’11 gennaio 2021, tra il 39,5% e il 67,3% a seconda delle dosi effettuate e della loro tempistica. La protezione contro la malattia severa rimane invece consistente, tra l’84,8% per chi ha completato il ciclo vaccinale da oltre quattro mesi al 94,9% (pagg. 61-62)
Decessi dei non vaccinati …
Tra il 10 dicembre 2021 e il 9 gennaio 2022 vi sono stati nel complesso in Italia 2.632 decessi tra i 6,4 milioni di non vaccinati, pari a 412 decessi per milione, contro 3.168 decessi tra i circa 46 milioni di completamente vaccinati, pari a 69 decessi per milione. Tra gli over 60 i decessi per milione di abitanti sono stati 1.812 tra i non vaccinati contro 184 tra i completamente vaccinati (pag. 62)
Da una ricerca condotta negli USA è risultato che dopo sei mesi dal parto il 57% dei neonati da donne vaccinate ha ancora anticorpi IgG anti-S rilevabili, contro appena l’8% dei neonati da donne che hanno avuto l’infezione (pag. 63)
Una ricerca condotta in Israele ha dimostrato che nei nuclei familiari dove i genitori sono vaccinati i bambini non vaccinati godono di una protezione maggiore rispetto ai nuclei familiari dove i genitori non sono vaccinati (pagg. 63-64)
La terza edizione del rapporto OMS sull’impatto di Covid-19 sui sistemi sanitari, basata su informazioni raccolte in 129 nazioni nei mesi di novembre e dicembre 2021, segnala che in oltre il 90% dei paesi rimangono significative limitazioni all’accesso ai servizi sanitari essenziali (pag. 98)
Sono in miglioramento per la seconda settimana consecutiva gli indicatori epidemiologici rilevati dalla cabina di regia Ministero della Salute ISS. Nella settimana 28 gennaio – 3 febbraio l’incidenza dei casi settimanali per 100.000 abitanti è scesa da 1.823 a 1.362, il numero di riproduzione Rt è sceso a 0,93, al di sotto della soglia epidemica per la seconda settimana consecutiva. In lieve calo, dal 30,4% al 29,5%, la percentuale di posti occupati in area medica, più significativo il calo delle terapie intensive: dal 16,7% al 14,8% (pagg. 104-106)
Gli ultimi dati disponibili dell’ISTAT sulla mortalità in Italia per qualunque causa segnalano nel mese di novembre 2021 circa 54.000 decessi, il 32% in meno rispetto al mese di novembre 2020, quando si era nel pieno della seconda ondata pandemica e non erano ancora disponibili i vaccini contro il Covid-19 (pagg. 106-107)
Il governo ha modificato le regole sulla durata del green pass da vaccinazione o guarigione, che adesso non ha più scadenza temporale per chi ha fatto la dose di richiamo o per chi ha avuto l’infezione dopo la seconda o la terza dose, mentre rimane di sei mesi per chi ha fatto la seconda dose o ha superato l’infezione da non vaccinato o dopo una sola dose di vaccino (pag. 110)
Un Decreto legge emanato il 3 febbraio dispone che le limitazioni previste in caso di zona rossa si applichino soltanto a chi non è in possesso di green pass rafforzato (pag. 112)
I viaggiatori in arrivo in Italia con ciclo vaccinale effettuato all’estero da più di sei mesi con un vaccino autorizzato in Italia, o effettuato in qualunque data con un vaccino non approvato in Italia, potranno accedere alle attività ed ai servizi per i quali occorre un green pass rafforzato effettuando un tampone antigenico (della durata di 48 ore) o molecolare (della durata di 72 ore) (pag. 115).
