Riceviamo dall’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani”
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Ultimi aggiornamenti di rilievo:
L’Agenzia di sicurezza sanitaria del Regno Unito ha fornito le prime stime preliminari sulla variante Omicron, che rispetto alla Delta avrebbe una contagiosità circa doppia ed una probabilità di reinfezione per chi ha già avuto la malattia da tre a otto volte superiore.
L’efficacia dei vaccini usati in Gran Bretagna, AstraZeneca e Pfizer/BioNTech, risulta significativamente inferiore con Omicron rispetto a Delta, ma dopo il booster risale al 70/75% contro l’infezione sintomatica.
Rimane ancora da capire quanto siano questi vaccini protettivi contro la malattia grave, anche se ci si aspetta che la loro efficacia sia più elevata rispetto a quella che garantiscono contro l’infezione sintomatica (pagg. 8 e 13)
Gli anticorpi ai coronavirus umani endemici, che causano comuni raffreddori, sembra che non abbiano funzione protettiva in caso di infezione da SARS-CoV-2. Una ricerca condotta negli USA ha evidenziato un incremento del livello di questi anticorpi nei pazienti che hanno avuto forme più severe della malattia. Sembra quindi che questi anticorpi “riconoscano” il virus ma non sono in grado di neutralizzarlo (pag. 26)
I dati settimanali dell’Istituto Superiore di Sanità sull’efficacia dei vaccini evidenziano come il completamento del ciclo di vaccinazione garantisca una protezione del 65,1% contro la diagnosi di positività, dell’88,7% contro l’ospedalizzazione, del 93,5% contro il ricovero in terapia intensiva, dell’89,2% contro il decesso. Tra il 15 ottobre e il 14 novembre il tasso di mortalità per Covid-19 tra i non vaccinati è stato di 85 decessi per milione, 17,9 decessi per milione tra i completamente vaccinati. Tra gli over 60 i decessi per milione di abitanti sono stati 386 per milione tra i non vaccinati contro 48 per milione tra i completamente vaccinati (pag. 54)
Negli USA la FDA ha esteso la possibilità di effettuare il richiamo vaccinale con il vaccino Pfizer/BioNTech anche agli adolescenti di età superiore ai 16 anni che abbiano completato il ciclo primario da almeno sei mesi (pag. 63)
In peggioramento per l’ottava settimana di fila il quadro epidemiologico italiano. I dati della cabina di regia Ministero della Salute – Istituto Superiore di Sanità vedono un incremento dell’incidenza settimanale da 155 a 176 casi per 100.000 abitanti, mentre si riduce la velocità di trasmissione del virus, con il numero Rt passato da 1,20 a 1,18. Aumenta dal 9,1% al 10,6% il tasso di occupazione delle aree mediche, dal 7,3% all’8,5% quello delle terapie intensive.
Quattro regioni hanno superato la soglia critica del 15% per i ricoverati in area medica, otto quella del 10% dei letti occupati in terapia intensiva (pagg. 91-92)
Il Ministero della Salute ha collocato la Calabria in zona gialla sino al 27 dicembre, ed ha prorogato di quindici giorni (sino al 28 dicembre) la zona gialla per il Friuli-Venezia Giulia (pag. 94)
Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” – I.R.C.C.S.
Via Portuense 292 – 00149 Roma
