Creme solari – le sostanze chimiche pericolose rimangono a lungo nel sangue e uccidono la vita nei mari
L’ oxybenzone o ossibenzone è stato collegato ad allergie – disturbi ormonali soprattutto nei maschi (abbassa i livelli di testosterone e riduzione spermatozoi) – danni cellulari.
Anche nei fiumi questa sostanza è pericolosa; diminuisce il numero delle uova delle trote e di altri pesci.
Tutti sappiamo che ciò che mettiamo sulla pelle venga assorbito dal corpo
Uno studio della Food and Drug Administration (FDA, l’organizzazione ufficiale che controlla la salute degli americani nel campo farmaceutico e alimentare), conferma una precedente ricerca: le sostanze chimiche presenti nelle protezioni solari possono rimanere in circolo nel sangue per molto tempo.
Sono quattro gli ingredienti attivi presenti in molte creme solari, se applicate in condizioni di massimo utilizzo:
- avobenzone,
- oxybenzone o ossibenzone
- ecamsule
- octocrylene.
Lo studio è stato pubblicato a questo link: https://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/2733085
Il controllo è stato fatto mettendo la protezione solare assegnata sul 75% del corpo 4 volte al giorno per 4 giorni.
Su sei persone che avevano applicato la crema contenente ecamsule, 5 avevano livelli nel sangue considerati statisticamente significativi già alla fine del primo giorno.
Per gli altri tre prodotti chimici, in particolare l’oxybenzone, tutti i volontari hanno mostrato livelli di presenza nel sangue significativi dopo il primo giorno. L’ossibenzone è anche un acerrimo nemico degli animali marini e in particolare dei coralli. Tanto è vero che alle Hawaii e su certe crociere (come la SMC) lo hanno messo al bando.
E’ un fatto che i tassi di incidenza del cancro della pelle continuano ad aumentare, nonostante il grande uso di creme solari con pesanti filtri da parte della maggioranza della popolazione che si espone al sole. Le autorità continuano ad insistere che è essenziale proteggersi dai raggi solari con creme dotate di filtri. Ma non sarebbe più semplice evitare di stare al sole nelle ore più pericolose ? L’abbronzatura arriva anche esponendosi sino alle 11 del mattino e/o dopo le 5 del pomeriggio. Inoltre, quasi nessuno ormai crede che l’abbronzatura sia ancora uno status simbol, ma tutti sanno di quanto sia grave il danno solare per la formazione delle rughe e del cancro alla pelle.
Nello studio, i ricercatori hanno scoperto che l’ossibenzone, se applicato ogni due ore come da indicazioni che si trovano in etichetta, è assorbito a un livello di 258,1 ng / mL; ovvero 516 volte il limite fissato dalla FDA !
Molti ricercatori spiegano che è molto difficile stabilire quale sia il limite massimo assorbibile da una sostanza chimica senza danneggiare la salute; quindi la soluzione migliore è evitarle.
Dalla ricerca di Altroconsumo:
Solari migliori 2021
- Nivea Sun Protect & Bronze spray solare con attivatore di melanina (Qualità ottima)
- Piz Buin Moinsturing Sun Lotion (Qualità ottima)
- Biotherm Spray Solaire Lacté Hydratant ultra leger (Qualità buona)
- Piz Buin Instant Glow Skin Illuminating – sun spray (Qualità buona)
- Nivea Sun Protect & Bronze (Qualità buona)
- Garnier Ambre Solaire spray protettivo (Qualità buona).
Anche le creme solari di Eucerin e Garnier Ambre Solair Kids sono state giudicate buone.
Altroconsumo al link con anche altre informazioni: https://www.chietitoday.it/benessere/cura-persona/creme-solari-2021-altroconsumo.html
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Salvare le barriere coralline in tutto il mondo è diventato, per fortuna, un obbiettivo che riguarda tutti noi.
Sulle barriere coralline crescono anche i piccoli dei grandi pesci che poi popoleranno tutti gli oceani.
Sono pochi invece a sapere, che anche con l’uso della maggioranza delle nostre creme solari si uccide la barriera.
Il killer si chiama ossibenzone o oxybenzone ed è contenuto nella maggioranza dei filtri solari; nascosto tra i nomi degli ingredienti scritti in piccolissime lettere, tanto da non invogliarne la lettura.
Un business miliardario per i produttori di filtri solari, un veleno mortale per i mari del mondo.
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COPERTINA: photo by-Lill-Haugen.
