Perché gli scrittori non scrivono libri dove i cambiamenti climatici abbiano un ruolo determinante per spiegare ai lettori l’importanza del problema ?
In fondo si tratta della sopravvivenza dei nostri discendenti; salvo quei pochissimi e ricchissimi che (e se) riusciranno a vivere su Marte o altrove.
La domanda se la pone anche un grande scrittore come Amitav Ghosh, nel libro La grande cecità.
Ghosh ha vissuto, insieme alla sua famiglia, le prime terribili conseguenze dei cambiamenti climatici Lo stesso Amitav Ghosh, si è salvato per un pelo da un uragano, che ha distrutto tutto quanto gli stava intono.
Questo scrittore e la sua famiglia sono nati nell’estuario di uno dei grandi fiumi del Bangladesh; dove il riscaldamento climatico ha aumentato la frequenza di cicloni e trombe d’aria. Si tratta di territori che regolarmente continuano a scomparire, perché franano nell’acqua sottostante, da un momento all’altro trascinando case e abitanti; ormai da decenni.
La mia spiegazione, riguardo alla carenza di letteratura sui cambiamenti climatici (non quella scientifica e specialistica, che almeno negli ultimi tempi è assai abbondante), sta nel fatto che la maggioranza degli scrittori preferisca rimanere sugli argomenti che conosce bene, ben collaudati, che portino al successo con certezza. Cambiare comporta sempre dei rischi, richiede impegno e tempo per adeguare le proprie conoscenze sul tema e poi verrebbero a mancare tutti quei lettori che non condividono le preoccupazioni sui cambiamenti climatici; una sicura perdita economica.
Per non parlare delle perdite economiche che causerebbero, alla maggioranza degli investitori (quindi a chi veramente detiene il potere), dei provvedimenti legislativi drastici unicamente a favore dell’economia verde.
Siamo una società basata sul consumismo e alla base c’è il consumo del petrolio.
Al momento, tutti i grandi capitali del mondo sono impegnati nel petrolio (materie plastiche ecc…), gas, grandi navi container che portano merci attraverso i canali appena ampliati per questo tipo di navi, porti modernissimi dove la merce verrà poi trasportata a bordo di camion/ aerei (ancora gomme e petrolio) nei mercati più lontani, turismo (ancora grandi spostamenti e grandi consumi di petrolio) ecc… Chi ha la forza politica ed economica per cambiare questo tipo di investimenti ?
Per questo motivo i politici fingono di interessarsi a soluzioni verdi, ma in sostanza chi li comanda non lo permetterà mai, perché è contro i loro interessi economici.
Quasi nessuno, dall’oggi al domani, è disposto ad annullare i propri investimenti e riconvertirli in altri assolutamente mai praticati e sconosciuti; che nessuna esperienza è in grado di garantire.
Se la ragione e la scienza ci danno degli ottimi suggerimenti, non per questo è detto che questi trovino terreno fertile in chi si è sempre e solo occupato di finanza o di petrolio e ha visto il suo capitale crescere sempre di più. Perché rischiare in qualcosa di nuovo che non consce bene ?
L’egoismo umano è sempre affiorato e nei momenti di crisi si rafforza.
L’amore per le nuove conoscenze non è di tutti, lo status quo (il non cambiamento) è sempre il preferito dai cervelli più banali, magari furbissimi e molto capaci nel loro settore.
Pochi hanno il coraggio di rischiare; soprattutto se hanno davanti a loro una strada già ben conosciuta con redditi sicuri.
Speriamo che si facciano dei passi avanti, ma a oggi tutto è più facciata che sostanza. Per l’ennesima volta hanno rinviato la legge sull’eliminazione della plastica e non hanno mai eliminato le leggi che prevedono forti sconti per l’uso del gasolio … per favorire il commercio su strada.
Rimane la speranza in quella, minoritaria, parte di mondo che conosce bene i problemi dei cambiamenti climatici ed ha l’onestà mentale di darsi da fare perché questo grave problema sia recepito anche da chi è completamente sordo alle miserie altrui o non accetta, a priori, nessuna idea che non sia, anche stupidamente, ottimista.
Il fatto è che i cambiamenti climatici colpiscono e colpiranno sempre più i più poveri della terra, ma ora che stanno causando problemi anche a molti altri, forse, ci sarà un risveglio della maggioranza ? Sarebbe una bella notizia.
