Secondo il New York Times – i brand del lusso sfrutterebbero la manodopera sartoriale del Sud Italia a basso costo
in Italia non c’è una legge sul salario minimo ed è vero !
” 3/4.000 donne in Puglia di casi di lavoro nero, non è da considerarsi sitemico … “
NOI ABBIAMO CONTRATTI CHIARI E SECONDO La LEGGE – così si difendono i grandi della moda italiana
e accusano la giornalista del New York Times di scarsa chiarezza
La notizia in breve:
Il New York Times parla delle ombre dell’economia italiana e della moda in particolare;
— sarebbero in molti a lavorare da casa, sottopagati e senza contratto, vale a dire in nero.
Nell’inchiesta intitolata ‘Inside Italy’s Shadow Economy’, realizzata dal giornale americano in Puglia, si parla di testimonianze anche anonime e del lavoro di migliaia di donne che ricevono dal laboratorio locale un euro per ogni metro di stoffa cucita o ricamano paillettes per 1.50-2 euro l’ora.
Di questa manodopera si servirebbero grandi marchi attraverso il contoterzi. Nell’articolo si fanno soprattutto questi nomi: Max Mara e Fendi
:::::::::::::::::::::::::
Noi pensiamo che, purtroppo, in tutti i settori, il vizio del Maketing (leggi “Marketting”, ovvero l’esasperazione delle regole del marketing), oggi hanno portato e porteranno sempre più verso forme di sfruttamento e/o di pagamenti sempre più bassi; per aumentare al massimo i guadagni delle grandi compagnie.
