Secondo l’accusa Meiliana, il nome della donna 44enne cinese, ha violato il codice penale per avere bestemmiato contro l’Islam
Tribunale indonesiano ha condannato a 18 mesi di prigione per blasfemia una donna cinese e buddista la quale, nel 2016, aveva denunciato l’eccessivo rumore
della chiamata, con rumorosissimi altoparlanti, alla preghiera alle 5 del mattino e quella serale
Dopo le proteste della donna sul volume degli altoparlanti della moschea, la folla mussulmana inferocita aveva saccheggiato almeno 14 templi buddisti di Tanjung Balai; città portuale sull’isola di Sumatra.
E pensare che sino a 30 anni fa in questi paesi nessuno si sognava di mettere così alti i volumi della chiamata alla preghiera e nessuno faceva distinzioni di religione; tutti convivevano, senza nemmeno la più pallida idea di odio. Idem in moltissime altre parti del mondo; dove oggi tutto è cambiato.
Per quanto rigurda la storia, abbiamo migliaia di esempi di culture, dove l’insieme di religioni era accettato senza che nessuno creasse problemi all’altro; lo stesso Gengis Khan, riceveva alla sua corte rappresentanti di tutte le religioni per apprendere le varie culture.
Una esperienza simile, l’abbiamo vissuta in prima persona, durante i tanti anni di viaggi e abbiamo notato un aumento di volume che prima non si era mai verificato.
Ancora oggi, nelle piccole località non turistiche, il richiamo del muezzin ha un rumore che, almeno, non rompe i timpani.
Invece, ad esempio nell’isola di Gili (Bali), frequentatissima da turisti soprattutto australiani che vi lasciano enormi capitali, dalla torre della moschea, ogni mattina alle 5, i numerosi altoparlanti emettono un suono che è al di sopra di ogni accettabile suono; fosse solo per la salvaguardia dell’udito. Non ci risulta che qualcuno abbia osato lamentarsi. Forse i giovanissimi australiani, dopo giornate di sport e serate di baldoria, hanno il sonno molto pesante.
Comunque il problema lo abbiamo incontrato anche in altre località molto turistiche e solo negli ultimi 10 – 20 anni.
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L’avvocato della donna ha già annunciato che farà appello.
