Per 50.000 baristi, cuochi e camerieri, lo spauracchi ha un nome: TIPSY ROBOT
A questo proposito, già da anni, i centri di ricerca più credibili come la Ball State University, avevano previsto che la città più a rischio di posti di lavoro, per l’arrivo dei robot, sarebbe stata per prima Las Vegas. Con il 65% dei posti di lavoro robotizzati entro solo vent’ anni.
TIPSY lavora senza ferie, malattie, pretese di stipendio, scioperi.
TIPSY sostituisce il bartender; prepara automaticamente qualsiasi tipo di cocktail ordinati dai clienti dagli schermi installati sui tavoli. Bastano solo le poche cameriere che portano i preparati ai tavoli.
A queste cameriere è stato dato il nome stellare di “ ambasciatrici galattiche ” e sono tutte dotate di gonne argentee, facendo supporre che, presto, anche loro potrebbero essere sostituite da bambole robotizzate.
Qualcuno sostiene che questo non avverrà mai; per l’importanza del rapporto umano con il cliente; speriamo !
Non la pensa così la pasionaria Bethany Kahn; a capo della Culinary Union.
Proprio quando il sindacato sembrava morto in tutto il mondo, ecco che mostra, forse, i suoi ultimi ? ! colpi negli Stati Uniti.
Infatti, anche nella Silicon Valley, dove gli stipendi dei grandi manager, ricercatori e proprietari di società, ha raggiunto vette stellari, il personale che presta servizio (ristorazione, pulizie, trasporti ecc..) è al servizio di contractors (appaltatori); con stipendi che rasentano la povertà. Costoro hanno cominciato ad organizzarsi per chiedere un lavoro pagato decentemente (proporzionato ai costi della società dove vivono e pagano affitti, cibo, luce, gas, scole, assicurazioni private ecc…).
In realtà i sindacati, proprio negli USA, non hanno mai avuto un grande successo, ma ora la paura pare stia cambiando i loro costumi.
Che il Maxi sciopero di Las Vegas sia un’anticipazione del futuro o una definitiva resa è tutto da vedere.
Ad ognuno di voi le proprie considerazioni.
Noi ne abbiamo parlato ampiamente in diversi servizi, dopo avere visitato, come giornalisti, università, anche estere, e ascoltato i ricercatori che si occupano di futuro nel senso più lato del termine, dagli ideatori di robot alle fabbriche dove questi già hanno sostituito il personale non specializzato e dove basta un tecnico per sostituire centinaia di semplici operai. Come le ruspe giganti che fanno il lavoro di centinaia di uomini, come parcheggiatori, bigliettai sino agli imprenditori che non sono riusciti a stare al passo con i tempi; anche per mancanza di conoscenze adeguate in tutti sensi; dalle lingue, alle novità tecniche-tecnologiche, alle spietate regole del marketing, sino a come funzionano le cose in molti Paesi, anche in Italia.
Poco interessante per i dipendenti, ma l’autore del robot Tipsy è italiano.
Ci sarà sempre lavoro per i pochi che sanno arrivare alle vette del know-how.
Specializzatevi, non pensate ai lavori ” normali “, accettate anche di fare un lavoro che non vi attira, anche lì potrete trovare, forse, qualcosa che vi affascina, vi farà sentire utili, vi appagherà almeno come stipendio.
Serve anche tanta buona volontà, ma la selezione è durissma; impossibile per chi non ha le conoscenze adatte.
Aspettare che accada … l’irreparabile non serve… impossibile ignorare come stanno andando le cose.
