madre – Museo d’arte contemporanea Donnaregina
NAPOLI
LET – Laboratorio Esplorazioni Transdisciplinari presenta Visitors#2 – il supplemento mensile alla newsletter del Madre
Un appuntamento mensile, incentrato su una parola individuata, di volta in volta, tra i termini chiave della contemporaneità, per proporre una selezione tematica di contenuti editi sulle maggiori testate e riviste online di tutto il mondo
Luce solidificata, scultura iridescente, non c’è limite alla profondità, alle forme e alle dimensioni del Display, questa modalità tipica della percezione – e della propriocezione – che riflette, frammenta e deframmenta il rituale tanto collettivo quanto intimo, privato, dello sguardo sugli/degli altri e su se stessi.
Basta muovere un dito, delegando l’esperienza al contatto, e sulla superficie liscia e splendente fioriscono immagini nuove e sempre in movimento, si aprono altre connessioni, congiunzioni inaspettate.
LET – Laboratorio Esplorazioni Transdisciplinari presenta Visitors#2, il supplemento mensile alla newsletter del Madre.
Nuova puntata dedicata al Display, che si può usare al di là e al di qua della realtà, precisamente “tra”, cioè come strumento – o azione o concetto – che faccia da tramite, crei un rapporto, in modo che eventi, cose e persone si mostrino, si palesino, accadano, cioè ricadano in un tempo e in uno spazio delimitato, inquadrati in una interfaccia che li renda riconoscibili, esponibili, espandibili, narrabili, eventualmente acquistabili e, perché no, anche giocabili in un metaverso.
pianeta madre
Daniel Buren, Axer / Désaxer. Lavoro in situ, 2015, Madre, Napoli – #2 (dettaglio). DB-ADAGP Paris. Courtesy Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Napoli. Foto Amedeo Benestante
Axer/Désaxer di Daniel Buren gioca con le superfici stravolgendo l’atrio del museo: pavimento, soffitto e pareti diventano display paradossalmente analogici, in un’alternanza straniante tra colori e riflessi, schermature e dilatazioni dello spazio.
___
upside down
notizie dalla rete
Display espositivi: la nuova ala d’arte contemporanea del Metropolitan, realizzata da Frida Escobedo | El País
___
Display letali: le facciate di vetro sono responsabili della morte di miliardi di uccelli ogni anno | Dezeen
__
Display distanti: la stella più lontana di sempre è Earendel ed è stata rilevata dal telescopio Hubble | Wired
__
Display di piazza: alla stazione di Milano Garibaldi, il mega schermo secondo in Europa solo a Piccadilly Circus | La Stampa
__
Display di guerra: il riconoscimento facciale per identificare i caduti | MIT Technology Review
__
Display da abitare: il progetto cyber-urbano di Zaha Hadid Architects | CNN Style
__
H.E.A.R.T.S.
le aree di LET
heritage
Depositi del Boijmans, quando il display museale si sposta nel backstage | Il Sole 24 Ore
___
esperienza
Display of displays.
La mostra della fondazione Gulbenkian sui suoi allestimenti storici | Fundação Calouste Gulbenkian
__
archivio
La Galleria di Palazzo Abatellis di Carlo Scarpa, nelle foto d’archivio di Domus | Domus
__
relazione
La narrativa museale tra esposizione, pubblico e dinamiche di apprendimento | Stedelijk Studies
__
territorio
Warhol prima di Warhol: una mostra sulle sue vetrine per i magazzini Bonwit Teller | i-D
__
smart
Che accade quando l’oscura superficie riflettente dei display si trasforma nello “specchio nero”? | The conversation
___
madre’s picks
scelti da LET
N. Mirzoeff, Come vedere il mondo. Un’introduzione alle immagini: dall’autoritratto al selfie, dalle mappe ai film (e altro ancora), Johan&Levi 2016
Una lettura delle immagini per orientarsi nell’universo della cultura visuale
La camera astratta, spettacolo di Giorgio Barberio Corsetti e Studio Azzurro, 1987
La realtà del teatro e la virtualità del video si incontrano nella messinscena di uno spazio mentale
Her, regia di Spike Jonze, Stati Uniti, 2013
Innamorarsi di un’interfaccia a Los Angeles
Bjork, Biophilia, 2011
Una galassia musicale da ruotare, ingrandire e fruire con il tocco delle dita
___
Visitors – Notizie dal pianeta museo
è il supplemento della newsletter del Madre,
curato da LET – Laboratorio Esplorazioni Transdisciplinari.